Come sappiamo tutti, qualche settimana fa alcuni cinghiali si sono preoccupati (cag...ti addosso) per il guasto, crepa, falda, cretto, insomma della fuoriuscita di alcuni metri cubi di acqua dalla diga che sovrasta le nostre teste.
Ebbene, a distanza di 10 giorni invece che tenere a debita distanza dall' invaso la popolazione, ho scoperto che ha suscitato interesse e curiosità (me compreso) per vedere da vicino cosa è successo.
L' attrazione principale è sempre il muro crollato, visibile perfettamente dalla provinciale che costeggia lo sbarramento, dove ieri sera all' imbrunire era affollatissimo di persone atte a farsi ritrarre nelle foto con sullo sfondo il fatto avvenuto.
Nessuno ancora ha individuato il businness che si può creare su questa quasi disgrazia, ma si sente la mancanza del bibitaro o del porchettaro che avrebbe ringalluzzito le casse di un 2010 nero, oppure gli ambulanti di statuine, magliette e poster raffiguranti il muro spezzato che in questo momento sarebbero vendute come il pane.
Il tour prosegue accodandosi alle altre automobili presenti, lungo la strada che porta fino a Pieve Santo Stefano dove si può notare la differenza di altezza del livello delle acque, ora molto più basso e che permettono di fare dei calcoli di quanta ne sia uscita in 3 giorni ( se è sceso per 5mt moltiplicando per la superfice fratto il coefficente della legge di Archimede ecc. ecc.) portandoci ad un estate 2011 dove l' emergenza acqua sarà il suo tormentone.
K. E.
lunedì 10 gennaio 2011
Montedogliolandia
Pubblicato da Kim Ercolani alle 12:20
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1 commento:
Propongo di vendere le macerie, come il muro di Berlino, per effettuare la riparazione!!
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