Il Libro dei Morti o l’Ululato dei Démoni.
Necronomicon: quante volte avete sentito nominare questa parola e quante volte vi siete chiesti a quale oggetto fosse legata? Bene, il Necronomicon, diremo innanzitutto, è un libro. Un libro mitologico di cui nessuno ha mai provato la veridicità di quanto contenuto ma di cui molti, nel tempo, ne hanno parlato. Storie, miti e leggende, sono spesso incentrate attorno a questo libro “maledetto”. Persino il cinema ha dedicato chilometri delle sue pellicole a vicende che facevano riferimento a questa opera del demonio.
Diremo inizialmente che gli arabi chiamarono questo libro Al Azif (titolo originale) dove la seconda parola, Azif, viene usata in lingua araba per indicare gli strani suoni notturni associati all’ululato dei démoni.
L’autore pare sia stato un folle vissuto intorno all’ottavo secolo dopo Cristo dalle parti del Medio Oriente. Si legge in rete che “del suo trapasso o scomparsa (nel 738 d.C.) si raccontano molti particolari terribili e contraddittori. Riferisce Ibn Khallikan (un biografo del dodicesimo secolo), che venne afferrato in pieno giorno da un mostro invisibile e divorato in maniera agghiacciante di fronte un gran numero di testimoni gelati dal terrore.” Il mistero insomma abbraccia non solo il libro che il tempo ci ha lasciato ma anche il suo autore.
Durante i secoli che ci separano dall’epoca della sua scrittura, l’opera è stata segretamente tradotta in numerose lingue e persino data alle fiamme e posta all’indice nell’Index Expurgatorius da Papa Gregorio IX a cui fu mostrata l’edizione tradotta in latino. All’oggi esistono esclusivamente due versioni in latino di questo libro del demonio, e sono custodite al British Museum di Londra e alla Bibliothéque National di Parigi. Altre edizioni, anche in greco, sono in circolazione nel mondo. Si parla persino dell'esistenza di una edizione in caratteri gotici che fa parte della collezione privata di un miliardario americano.
Il libro è posto all'indice da tutte le religioni del mondo. La sua lettura determina conseguenze terribili. Si dice che sia appunto da vaghe notizie su quest'opera (della cui esistenza una ben piccola parte della gente è al corrente), che lo scrittore R. W. Chambers abbia tratto spunto per il suo celebre romanzo The King in Yellow, il cui filo conduttore dell'opera è un libro iniziatico la cui lettura provoca follia.
Necronomicon: quante volte avete sentito nominare questa parola e quante volte vi siete chiesti a quale oggetto fosse legata? Bene, il Necronomicon, diremo innanzitutto, è un libro. Un libro mitologico di cui nessuno ha mai provato la veridicità di quanto contenuto ma di cui molti, nel tempo, ne hanno parlato. Storie, miti e leggende, sono spesso incentrate attorno a questo libro “maledetto”. Persino il cinema ha dedicato chilometri delle sue pellicole a vicende che facevano riferimento a questa opera del demonio.
Diremo inizialmente che gli arabi chiamarono questo libro Al Azif (titolo originale) dove la seconda parola, Azif, viene usata in lingua araba per indicare gli strani suoni notturni associati all’ululato dei démoni.
L’autore pare sia stato un folle vissuto intorno all’ottavo secolo dopo Cristo dalle parti del Medio Oriente. Si legge in rete che “del suo trapasso o scomparsa (nel 738 d.C.) si raccontano molti particolari terribili e contraddittori. Riferisce Ibn Khallikan (un biografo del dodicesimo secolo), che venne afferrato in pieno giorno da un mostro invisibile e divorato in maniera agghiacciante di fronte un gran numero di testimoni gelati dal terrore.” Il mistero insomma abbraccia non solo il libro che il tempo ci ha lasciato ma anche il suo autore.
Durante i secoli che ci separano dall’epoca della sua scrittura, l’opera è stata segretamente tradotta in numerose lingue e persino data alle fiamme e posta all’indice nell’Index Expurgatorius da Papa Gregorio IX a cui fu mostrata l’edizione tradotta in latino. All’oggi esistono esclusivamente due versioni in latino di questo libro del demonio, e sono custodite al British Museum di Londra e alla Bibliothéque National di Parigi. Altre edizioni, anche in greco, sono in circolazione nel mondo. Si parla persino dell'esistenza di una edizione in caratteri gotici che fa parte della collezione privata di un miliardario americano.
Il libro è posto all'indice da tutte le religioni del mondo. La sua lettura determina conseguenze terribili. Si dice che sia appunto da vaghe notizie su quest'opera (della cui esistenza una ben piccola parte della gente è al corrente), che lo scrittore R. W. Chambers abbia tratto spunto per il suo celebre romanzo The King in Yellow, il cui filo conduttore dell'opera è un libro iniziatico la cui lettura provoca follia.
Alcune parole tratte dal libro:
Ascolta ciò che ti dice Abdul Alhazred:
gli Antichi Dèi han posto i Maledetti
in sonno. E chi manipola i sigilli
e i dormienti ridesta, è maledetto anch'egli.
E dico ancora: qui chiuse son le càbale
in cui s'asconde il torbido potere
d'infrangere i sigilli millenari
che serrarono Cthulhu e la sua orda.
Ho perso
tutta la vita per delucidarle.
La notte s'apre sull'orlo dell'abisso.
Le porte dell'inferno sono chiuse:
A tuo rischio le tenti. Al tuo richiamo
Si desterà qualcosa per risponderti.
Questo regalo lascio all'umanità:
Ecco le chiavi.
Cerca le serrature; sii soddisfatto.
Ma ascolta ciò che dice Abdul Alhazred:
Per primo io le ho trovate: e sono matto.
(dalla prefazione del Necronomicon)
Di fatto è un libro di magia nera, che contiene rituali per le più macabre operazioni di stregoneria.
Spero di aver attirato la vostra curiosità su quest’opera. Ci sarebbero molte cose da dire, molto si trova in rete ed è inutile che io stia qui a riportare tutto quello che ho trovato sull’argomento. Spero solo sia questo lo stimolo per proporre altri miti e leggende agli occhi di tutti i lettori cinghiali.
3 commenti:
innanzitutto mi complimento con Nicky per il restyling dell'intestazione che mi rende merito ; ) , io ho rischiato di fare parte del libro dei morti dopo che ieri sera alle 3,45 di notte ho sfidato halloween ingurgitando tre salsicce riscaldate sulla brace senza ausilio di pane
intanto complimenti per il post poi vorrei aggiungere che bettina si è pappata anche una fettina ed una costicciola...( panico )
In realtà quel libro è stato trovato anche in mezzo agli Harmony che Stellina tiene in bagno...
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